Le zecche sono aracnidi ematofagi che da sempre fanno parte dell’ ecosistema boschivo e, più in generale, degli ambienti aperti selvatici. Nel corso del proprio ciclo biologico la zecca passa attraverso diverse fasi: uovo, larva, ninfa e adulto dove avviene l’ accoppiamento e la deposizione delle uova. Nel passaggio larva-ninfa, ninfa-adulto e prima dell’ accoppiamento, la zecca deve effettuare un pasto di sangue. L’ ospite è indifferente; può trattarsi di piccoli roditori, ungulati e talvolta anche dell’ uomo stesso. Il morso di zecca di per sé non è un’ esperienza traumatica o dolorosa, anzi è del tutto indolore e talvolta ci si accorge della presenza di questi parassiti sul nostro corpo solo casualmente, anche a distanza di giorni. In talune circostanze però le zecche possono risultare infette, per essere entrate a loro volta a contatto con sangue di animali infetti da batteri o da altri microorganismi. Le zecche infette sono vettori di importanti malattie, cronicizzanti ed invalidanti. Su questo sito al menù “link utili” troverete dettagliate informazioni sulle malattie trasmesse dalle zecche.
Siamo convinti che una buona profilassi, intesa come tutte le misure adottate prima, durante e dopo le escursioni nei boschi, possa ridurre, se non eliminare del tutto, il rischio di morso di zecca. Lo scopo del presente contributo è appunto quello di fornire pratici ragguagli, affinché le nostre avventure all’ aperto possano essere vissute con la massima serenità. Nessuna paura dunque, solo adeguata consapevolezza del problema e attenzione.
- Nell’ andar per boschi è vivamente consigliata la dotazione di un buon antiparassitario. Noi solitamente consigliamo un’ azione combinata tra un antiparassitario ad uso cutaneo, un prodotto dermatologicamente testato e possibilmente mirato (il vostro farmacista di fiducia potrà suggerirvi qualcosa di efficace) da usare sulla pelle, e un prodotto a base di Permetrina (in commercio se ne trovano diversi) da usare unicamente sugli indumenti. La Permetrina è tossica per gli animali e anche per l’ uomo, per questo motivo NON andrà usata direttamente sulla cute ma sugli indumenti;
- Utilizzare possibilmente un abbigliamento consono, evitando pertanto pantaloni corti, magliette e/o camicie a maniche corte. Infilare i pantaloni nei calzettoni è un ottimo modo per evitare che le zecche possano attaccarci;
- Evitare luoghi dove la vegetazione è molto fitta e/o di sdraiarsi sull’ erba;
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Al rientro a
casa ispezionare scrupolosamente il proprio corpo, con particolare attenzione
alle zone dove la pelle è meno spessa: collo, ascelle, inguine.
E se trovo una o più zecche ? Niente paura, le zecche vanno rimosse e vediamo come.
- Non utilizzare sulla zecca alcun prodotto come alcol, etere, olio, ecc… Questa pratica infatti potrebbe indurre nella zecca un rigurgito di sangue;
- Mediante l’ utilizzo di una pinzetta a punte sottili, afferrare la zecca nella zona di contatto con la pelle, e mediante una leggera trazione, staccarla. Non afferrare la zecca nella zona ventrale, al fine di evitare il rischio di rigurgiti;
- Utilizzando una lente, accertarsi che la zecca sia stata estratta integralmente; in taluni casi infatti, a seguito magari di azioni brusche, può capitare che la testa rimanga conficcata nella cute. In questo caso, mediante l’ utilizzo di un ago ipodermico sterile, avremo cura di finire il lavoro. Quindi disinfettare;
- Annotare sul calendario la data del morso e tenere monitorata la zona per circa un mese. Alla comparsa di eritemi o arrossamenti sospetti nella zona del morso ma anche in altre parti del corpo (eritema migrante), rivolgersi al proprio medico, informandolo dell’ episodio. Sarà costui ad istituire eventualmente un’ adeguata terapia antibiotica.
- La zecca rimossa andrà distrutta.
Pertanto, con i dovuti accorgimenti, la rimozione della zecca è una pratica che può essere tranquillamente fatta a casa, senza bisogno di rivolgersi al pronto soccorso.
Infine, chi è solito frequentare in modo assiduo i boschi o le zone selvatiche per passione o per mestiere, potrebbe valutare di dotarsi della copertura vaccinale contro la TBE (meningoencefalite da zecca). Chi volesse procedere in tal senso, è invitato a manifestare la propria intenzione al proprio medico curante e a prendere accordi con l’ asl di appartenenza per procedere con la vaccinazione.
Quello delle zecche è un problema da tenere in debita considerazione, soprattutto a causa della preoccupante proliferazione di questi parassiti, dovuta all’ inselvatichimento degli ambienti e ad una gestione del verde non sempre puntuale ed efficiente.
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